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autostima a scuolaNella vita di tutti i giorni una delle capacità che influisce in modo considerevole sulle nostre decisioni e sui nostri comportamenti è l’autostima. Essa orienta le nostre scelte : in base a ciò che pensiamo di noi, delle competenze che ci riconosciamo, della idea che ci siamo fatti del contesto possiamo decidere come comportarci e come approcciare le differenti situazioni. Ad esempio possiamo tuffarci in una nuova avventura, provando degli schemi nuovi, oppure possiamo rimanere su un terreno conosciuto e sicuro.

L’autostima è la considerazione e la fiducia che ogni individuo ha di se stesso e delle proprie capacità.

I bambini cominciano a svilupparla presto, ma è con la scuola che la propria autostima assume sempre più importanza: al bambino viene chiesta una prestazione che viene valutata.

Nella nostra società succede che la scuola sia il primo ambito in cui al bambino venga dato un rimando oggettivo dei suoi comportamenti e del loro livello qualitativo. Il metro di valutazione non è più affettivo ma gli obiettivi e gli apprendimenti raggiunti determineranno il voto.

I bambini e i ragazzi che incontrano delle difficoltà a scuola si trovano in una situazione frustrante. I propri risultati non sono soddisfacenti e gli sforzi che vengono fatti non danno i risultati attesi o sperati. Il contesto scolastico comincia a rimandare al bambino e successivamente al ragazzo un’immagine di sé non completamente positiva: lui non funziona bene come i compagni. Il ripetersi di situazioni frustrati in cui si sente “incapace” porta il ragazzo a sviluppare delle convinzioni irrazionali che sono però sorrette proprio dall’aver vissuto più volte esperienze simili. Più ha paura di fallire il compito, ad esempio la lettura a voce alta, più è probabile che sbaglierà e finirà per dar luogo alla profezia che si “auto avvera”. Questo meccanismo che si innesca conferma al ragazzo i timori rispetto alle proprie incapacità.

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