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Apprendimento OlisticoIl famoso psicologo israeliano ideatore del metodo Feuerstein si è occupato dei bambini con problemi di apprendimento dovuto a diverse cause. Egli sostiene che l’intelligenza è plastica, quindi è in grado di modificarsi e adattarsi ai nuovi bisogni, migliorando e imparando. Per far questo al meglio, è di fondamentale importanza la figura di un mediatore che insegni nel modo più opportuno tecniche e strategie da utilizzare su una o più fasi dell’apprendimento:
1 Fase di Input: raccolta delle informazioni
2 Fase di Elaborazione
3 Fase di Output: risultato finale

Quando c’è una difficoltà occorre scoprire in quale fase avviene il blocco delle informazioni e successivamente lavorare su quell’aspetto. Il mediatore aiuta la persona a capire come fare a gestire situazioni simili, proponendo esercizi ed eventuali nuove strategie più adatte alla sua mente. Ma non bastano solo strategie ed esercizi, Feuerstein propone una visione olistica della persona.
Per favorire lo sviluppo cognitivo occorre migliorare il contatto con se stessi e le proprie risorse, aumentare l’autostima, la competenza emotiva e la capacità di relazione con gli altri.

Anche Dilts parla in maniera olistica dell’apprendimento suddividendolo in 5 livelli, tutti interconnessi fra di loro che favoriscono o bloccano l’apprendimento:

Apprendimento Olistico1 L’ambiente “Dove e Quando”. Il luogo e il momento in cui ci troviamo ad imparare: Una bella aula di scuola ben riscaldata o una aula piccola e senza riscaldamento…
2 Il Comportamento – “Cosa”. Cosa si fa per imparare un argomento oltre all’ascoltare l’insegnante e prendere appunti. Azioni che ci permettono di utilizzare altre metodologie per apprendere e fare collegamenti
3 Capacità – “Come”. Non riguarda il contenuto ma le abilità e le strategie per imparare la materia.
4 Credenze/valori – “Perché”. Una buona motivazione può cambiare il mondo. Perché devo studiare e fare tanta fatica. A cosa mi servirà nel futuro?
5 L’identità – “Chi” – A scuola sono due gli attori principali: chi apprende e chi insegna. L’identità che attribuiamo a noi stessi, plasma e determina le nostre convinzioni, i nostri valori e le nostre capacità. Se siamo convinti di non capire la matematica non riusciremo mai a capirla.

Lo sviluppo cognitivo di Feuerstein si ricollega a questo livello dell’identità. Chi insegna ha una prevalenza notevole. Se il professore è bravo, è più facile andare bene in quella materia.
Nell’apprendimento, i fattori ambientali risultano importanti quanto le capacità genetiche.
Per approfondimenti potete leggere i seguenti libri dai quali sono state estratte le informazioni presenti in questo articolo.
Apprendimento Dinamico

Migliorare i processi di apprendimento

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